Il bullismo psicologico (o indiretto): un problema grave

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    IL BULLISMO PSICOLOGICO: UN PROBLEMA PERICOLOSO E SPESSO SOTTOVALUTATO
    Spesso, quando utilizziamo il termine “bullismo”, ci viene in mente la figura di una persona prepotente, che va male a scuola, cattiva e maleducata che esercita sulla propria vittima violenza fisica e verbale. Purtroppo, però, oltre al bullismo diretto ed al cyberbullismo, il bullismo si presenta anche sotto un’ulteriore forma: è questo il caso del bullismo psicologico (o bullismo indiretto). Si concretizza in maniera del tutto differente da quello diretto, ma anche in questo caso il bullo “entra in azione” per il medesimo motivo: accrescere, migliorare e/o salvaguardare la propria reputazione e status sociale distruggendo, umiliando la vittima, la sua reputazione ed autostima. Ma come si comporta il bullo “psicologico”? Se il bullo “classico” agisce tramite aggressioni fisiche e verbali plateali, il bullo “psicologico” danneggia la vittima in maniera maledettamente subdola, tanto che alle volte il bersaglio stesso non riesce a rendersi conto di essere oggetto di vero e proprio bullismo, convincendosi, magari, di meritarsi determinati trattamenti. Il bullo indiretto, che spesso è, (solo) all’apparenza, una persona da prendere ad esempio, educata, che va bene a scuola ed affidabile, diffama la vittima con calunnie e informazioni false, al fine di distruggere la sua reputazione e corrodere la sua rete di relazioni sociali, ma non solo. Le angherie vanno ben oltre le diffamazioni: il bullo si adopera alacremente affinché la persona presa di mira venga esclusa dalla cerchia degli amici (principalmente di classe, qualora il bullo sia un compagno di scuola). Sono delle azioni incredibilmente orrende e terribilmente cattive, tuttavia, è un insieme estremamente difficile da cogliere, e di conseguenza difficile da segnalare e dunque agire per combattere quello che è, a tutti gli effetti, un aggressore. Il bullismo psicologico è – se si vuole usare una metafora che renda bene l’idea – un veleno estremamente più corrosivo, tossico e pericoloso rispetto al bullismo diretto.


    STIAMO SUBENDO DEL BULLISMO INDIRETTO?
    Come accennato prima, è molto difficile accorgersi dell’azione di un bullo psicologico, sia da vittime che dall’esterno. Quello che deve far scattare un campanello d’allarme potrebbe essere l’atteggiamento che le altre persone adottano nei nostri confronti: è sempre lo stesso? Oppure è cambiato (in maniera negativa, ovviamente!), anche solo leggermente, rispetto a qualche tempo prima? E ancora: facciamo caso se veniamo coinvolti negli eventi in compagnia oppure ne veniamo a sapere solo “per vie traverse” o addirittura a cose concluse. Se ad entrambe, la risposta è la seconda, nonostante non abbiamo avuto comportamenti sgradevoli e non abbiamo fatto torti a nessuno, allora potremmo iniziare a sospettare che qualcuno stia blaterando calunnie (che ricordiamo essere un reato perseguibile a livello di legge). Quello che si deve fare in questi casi è parlarne con i genitori, con gli insegnanti e altre persone di cui ci fidiamo (perché hanno dimostrato di essere affidabili). Cosa assolutamente da non fare è aggredire verbalmente il bullo e palesare “ostilità”, perché lui gode di una buona reputazione e nessuno lo immaginerebbe nelle vesti di un teppista prepotente e cattivo. Insultarlo significa fare il suo gioco.


    DA COSA SCATURISCE IL BULLISMO INDIRETTO
    Ma quale è il motivo che spinge i bulli a perpetrare angherie, dispetti e cattiverie nei confronti di una persona? Una cosa è certa: secondo il loro punto di vista, non è mai gratis. La persona bullizzata, anche se nessuno lo andrebbe mai ad immaginare, è identificata dal bullo come una minaccia, un potenziale avversario o nemico (addirittura) da annientare prima che possa (ipoteticamente) agire. Quasi sempre, però, il potenziale pericolosissimo avversario, cioè la vittima, non si sente minimamente in competizione con il bullo, ma anzi, gli sarebbe indifferente, ma deve subire effettivamente la paura che ha il bullo. Paura che nel bullo
    crescerà sempre di più, se ci mostriamo sicuri e tranquilli con noi stessi. Non è facile, ma neanche impossibile!

    Filippo Grassi


    www.giornalenriques.it/edizioni/ar...blema_grave.pdf

    Edited by Giornalenriques - 2/4/2022, 16:01
     
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